La redazione in queste settimane ha passato in rassegna tutte le campagne pubblicitarie del 2021 per dare alla luce il nostro tradizionale Best Of che ha attraversato 365 giorni intensi e pieni di cambiamento. Quali brand lo avranno raccontato meglio? Ecco la nostra selezione personale.
Il lockdown di inizio anno, l’uscita dalla pandemia e il ritorno alla normalità hanno caratterizzato la creazione di buona parte delle campagne pubblicitarie di questo 2021. Non è stato solo questo però l’anno appena passato: la sensibilizzazione e la lotta contro i cambiamenti climatici, i diritti civili, la privacy dei nostri dati personali, ma anche anniversari importanti e festività hanno dato spunti ai creativi per realizzare spot indimenticabili.
Setacciare gli spot da tutto il mondo è un lavoro duro, ma la grande ricompensa è poter ricostruire e rivivere un anno intero e i suoi cambiamenti, confermando ancora una volta che la pubblicità è lo specchio della nostra vita: muta le sue forme al variare dei periodi, talvolta con cambi di programma repentini che mettono alla prova la creatività delle agenzie e più in generale degli attori che gravitano attorno al settore della comunicazione.
Senza ulteriore indugio, diamo il via a questa classifica stilata dalla nostra redazione!
10 – Visit Iceland: The Icelandverse
Apriamo la top 10 del 2021 con un spot uscito verso la fine dell’anno.
Parliamo chiaramente di “The Icelandverse”, lo spot ideato, scritto e girato in una manciata di giorni da Visit Iceland, l’ente turistico islandese che si occupa di promuovere le bellezze del paese. L’acrobazia creativa nasce pochi giorni dopo l’uscita dello spot di Meta con Mark Zuckerberg per presentare il suo nuovo metaverso, ed è a tutti gli effetti una parodia ribaltata con un solo scopo: presentare un mondo altamente reale, a tal punto che “l’acqua è bagnata” e “le persone sono umane”. Il tutto presentato da un attore terribilmente simile al fondatore di Facebook, che parla e gesticola esattamente come Zuckerberg.
Un successo virale da 1.700.000 visualizzazioni su YouTube, e uno share ancora più ampio se si considerano le altre piattaforme su cui è stato condiviso.
La dimostrazione che il tempismo e la creatività possono rendere grande anche una piccola associazione fino a ora sconosciuta. Well done!
Agenzia: SS+K
9 – Posten Norge: When Harry Meet Santa
Sarà l’unico spot di Natale presente nella classifica delle migliori campagne pubblicitarie del 2021, ed è facile intuire il perché. Abbandonate lo stereotipo del Babbo Natale che avete sempre immaginato, perché da quest’anno, in Norvegia, Santa Klaus potrà anche essere gay. Nel 2022 infatti, in Norvegia, saranno passati 50 anni dall’approvazione della legge che diede alla comunità LGBTQ+ e a chiunque altro la possibilità di amare incondizionatamente nel pieno riconoscimento legale. Posten, la Posta norvegese, ha deciso di celebrare questo evento con lo spot natalizio “When Harry met Santa”. Nel corto, girato da Sacarias Kiusalaas e prodotto dalla B-Reel Films Europe, ci viene raccontato l’inizio della storia d’amore tra Harry, un uomo di mezz’età, e Santa Klaus. I due si incontrano ogni anno la notte di Natale, a casa di Harry, e il loro legame, così delicato e genuino, ci ricorda che quello che conta davvero è l’amore.
Sradicare ogni credenza o assioma, anche questo è fare pubblicità.
Agenzia: POL
8 – Activision Blizzard: Vanguards Of Photography
È la campagna del ritorno ufficiale in scena di Fernando Machado (autore delle più famose campagne di Burger King) e già questo potrebbe bastare per dare a questo spot un posto in classifica, ma chiaramente non ci limiteremo a giustificarlo così. La campagna Vanguards Of Photography (creata da Activision Blizzard per promuovere l’ultimo capitolo di Call Of Duty) è un pezzo d’arte pregiata: due fotografi di guerra, con alle spalle una onorata carriera tra Iraq e Libano, si ritrovano immersi nell’ambiente videoludico di COD, coronando il sogno impossibile di fotografare la Seconda Guerra Mondiale. Tra uno scatto sul fronte Pacifico e uno nella Berlino nazista dilanaiata dalle fiamme, i due si trovano talmente a proprio agio da affermare, senza alcun dubbio, che quella è guerra. Vera.
Il punto è che i due reporter non sono realmente in guerra, ma all’interno del gioco attraverso visori tridimensionali. Le foto stampate a fine reportage sono incredibilmente reali, e questo dimostra quanto l’ultima versione di una delle saghe più giocate al mondo abbia fatto un ulteriore passo da gigante nella qualità d’immagine.
Agenzia: GUT
7 – Bouygues Telecom: Keep On Fallin’
Un altro insolito outsider entra a pieno merito nella nostra top 10 annuale. Si tratta di Bouygues Telecom, compagnia telefonica francese che a fine settembre lancia questo spot per promuovere il suo nuovo servizio di riparazione di smartphone, sempre più parte delle nostre vite e quindi soggetti a scossoni, cadute e ogni altro imprevisto. Il vero obiettivo è quello di sensibilizzare lo spettatore sul tema del continuo consumo: poter sistemare il proprio cellulare significa non doverlo cambiare, riducendo quindi lo spreco. Il commercial viene abilmente accompagnato da Fallin’ di Alicia Keys, e mostra scene di vita quotidiana in cui il device è protagonista di voli rovinosi nei contesti più disparati.
Idea semplice, ottima produzione, grande risultato di memorabilità.
Agenzia: BETC
6 – Heineken: Shutter Ads
Doppio premio Gazzetta per questa campagna a firma Publicis Italia, che dopo essere stata inserita nella nostra top 10 Italia merita senza dubbio un posto anche in quella internazionale. Durante il lockdown molti pub sono rimasti chiusi per mesi perdendo ingenti quantità di fatturato, e Heineken ha deciso di fare la sua parte, ripensando l’oggetto solitamente meno estetico di un pub: le saracinesche. Durante la pandemia a pensarci bene però potevano risultare uno spazio pubblicitario più efficace di un billboard, e così il marchio di birra più famoso al mondo ha deciso di destinare il 10% del suo budget pubblicitario annuale non alla cartellonistica, ma proprio alle saracinesche, pagando la fee direttamente ai proprietari dei pub e posizionando il brand davanti agli occhi dei passanti dal Sud America alla Spagna, passando per Germania e Italia per un totale di oltre 5.000 bar in tutto il mondo con una spesa di 7.500.000 di euro. L’idea è stata ripresa poi anche da altri produttori di birra, innescando probabilmente un nuovo formato pubblicitario che rivedremo anche al di fuori dalla pandemia.
Da grandi problemi derivano grandi idee!
Agenzia: Publicis Italia
5 – Volvo Cars: The Ultimate Safety Test
Inizia la nostra discesa verso il podio di questo 2021, e questo spot entra di diritto tra i 5 migliori dell’anno appena passato. Da sempre Volvo è riconosciuta in tutto il mondo come una delle case automobilistiche più attente alla sicurezza dei passeggeri (è sua l’invenzione della cintura di sicurezza per esempio) grazie ad innumerevoli crash test in cui gli svedesi investono ogni anno. Ad aprile però l’azienda ha voluto fare un passo ulteriore, mostrandoci l’ultimo e più decisivo test di sicurezza: quello climatico. Nello spot vengono mostrate alcune classiche prove di sicurezza a cui vengono sottoposte le automobili, ma proprio un attimo prima di effettuare l’ultimo e più decisivo nell’Artico, il protagonista si accorge che a poca distanza da lui un blocco di ghiaccio si stacca crollando nell’oceano. È chiaramente dovuto al surriscaldamento globale, e Volvo lo usa come gancio per giustificare il suo passaggio ai veicoli elettrici, definendo il cambiamento climatico come l’ultimo test di sicurezza che dobbiamo superare.
Mai quest’anno il tema della sostenibilità ambientale era stato trattato con tanta pertinenza in uno spot commerciale. Chapeau.
Agenzia: GREY
4 – NBA: NBA Lane
Sfiora il podio 2021 di un soffio, ma arriva vicino alla vetta NBA, che quest’anno ha compiuto 75 anni dalla sua fondazione. Lo spot messo in campo per celebrare questo traguardo è un colpo al cuore dei nostalgici amanti di questo sport, o un vero e proprio piccolo advermovie per gli amanti della pubblicità. Su un autobus guidato dall’attore Michael B. Jordan, alcuni bambini in direzione scuola fanno un giro alternativo passando dalla “Memory Lane”, una strada fittizia in cui vivono idealmente tutti i campioni che hanno lasciato un segno in questo sport. Larry Bird e Magic Johnson che si salutano da buoni vicini (dopo anni di rivalità sul campo), Kareem Abdul Jabbar che insegna a Dirk Nowitzky la sua famosa mossa dello Sky-hook. Così tra situazioni imbarazzanti (Zion Williamson che rompe un canestro con una schiacciata), divertenti (Julies Erving soprannominato “The Doctor” che entra in una stanza e chiede “qualcuno ha chiamato un dottore”) e toccanti (con il tributo e la sosta davanti al murales dedicato a Kobe Bryant) il viaggio prosegue con le comparsate di LeBron James, Lamelo Ball, Jayson Tatum e Kawhi Leonard, per citarne alcuni. Il pullmino esce dalla via dei ricordi, non prima di vedere Bill Russell, il giocatore con più campionati vinti (undici) in carriera, che ci informa del fatto che “il bello deve ancora venire”. Un bel viaggio tra passato e presente che sottolinea per l’ennesima volta le abilità commerciali della lega di basket più seguita al mondo.
Honorable Mentions
Prima di scoprire le campagne che si sono guadagnate il podio, vediamo insieme le honorable mentions che hanno sfiorato la classifica di un soffio.
Amazon: Alexa’s Body
Adidas: Liquid Billboards
The Guardian: A Work In Progress

Vanish: Vanishing Point
Buerberry: Open Spaces
Chevrolet: Holiday Ride
3 – Apple: Privacy On iPhone
Terzo gradino del podio, prima medaglia. Raramente Apple sbaglia quando si tratta di campagne pubblicitarie, ma secondo la redazione “Privacy On iPhone” è uno degli spot più belli dell’anno per due motivi principali. Il primo è legato al contesto in cui questo commercial è stato calato: nell’anno degli stravolgimenti sul tracciamento dei cookie di terze parti che ha visto l’azienda di Cupertino fare un passo decisivo verso la privacy dei suoi utenti, questa creatività sottolinea ancor di più come il Melafonino investa tante risorse nella sicurezza con cui vengono trattati i dati. Il secondo è per lo storyboard creativo: un uomo entra in un bar e ordina un caffè da asporto a suo nome, ignaro della sequela di azioni che da lì a poco si sarebbero verificate. Il nome segnato sul bicchiere infatti dà il via al tracciamento di una serie di informazioni su Philips come la data di nascita, la residenza, le informazioni sul conto in banca o le sue preferenze al supermercato. Le persone che “tracciano” l’attore protagonista passano da decine a centinaia, finché in una situazione al limite del caos Philips prende in mano il suo iPhone e legge una notifica che gli chiede se accettare o annullare il tracciamento. Un clic e tutti scompaiono, anche la madre.
Un montaggio magistrale condito da un soundtrack creato per l’occasione che fa anche da voce narrante.
La magia di questo spot? Aver spiegato in modo semplice e creativo un concetto che alla maggior parte degli utenti era parso difficile da comprendere nelle prime settimane dopo l’aggiornamento del sistema operativo IOS.
Applausi per Apple.
Agenzia: TBWAMedia Arts Lab
2 – Pepsi: #BetterWithPepsi
28 Maggio, National Hamburger Day. Dovrebbero approfittarne McDonald’s e Burger King, e invece arriva Pepsi. Tutto parte da una constatazione di fatto: per accordi ormai scolpiti nella pietra, nella maggior parte dei fast food (McDonald’s su tutti) l’unica cola servita insieme ai panini è Coca-Cola, anche se uno studio condotto proprio da Pepsi dimostrerebbe che il 60% degli intervistati ha preferito gustare un qualsiasi hamburger con una Pepsi ghiacciata proprio per il sapore più intenso che dà al panino. Ma come dimostrarlo?
L’azienda ha commissionato a un’artista di origami una creatività che parte da un’intuizione: se si accartocciano insieme le carte di un panino di McDonald’s, Burger King, e Wendy’s si intuiscono chiaramente i colori di Pepsi. Folle vero?
Per far circolare la campagna l’azienda ha promesso una bibita omaggio a qualsiasi cittadino che avesse scattato una foto durante il National Hamburger Day con un qualsiasi panino e una Pepsi in mano.
Medaglia d’argento (al valore).
Agenzie: ALMA e Vayner Media

1 – Extra Gum: For When It’s Time
L’avevamo detto: la pandemia ha condizionato il mondo intero, e anche i brand hanno dovuto reinventare le loro creatività sulla base del contesto venutosi a creare. Secondo la redazione di Gazzetta, chi l’ha fatto meglio è Extra Gum, il noto brand di gomme da masticare molto venduto in America. L’idea di fondo dietro lo spot è l’imminente fine del lockdown e la possibilità di rivedersi anche fuori da Zoom. Il focus delle inquadrature è inizialmente su un uomo che si alza in un noioso giorno di lockdown, e assonnato percepisce lo speaker alla radio che annuncia che da oggi potremo tornare a vederci fuori dalle proprie case. Incredulo strabuzza gli occhi, sfila una gomma Extra Gum e inizia a prepararsi. Rapidamente in un’altra casa una donna vede disconnettersi da una call tutti i suoi colleghi e capisce che è il momento di abbandonare la sedentarietà. In pochi istanti fiumi di persone incredule si riversano per le strade e i parchi delle città, e alcuni (prima di riabbracciarsi e baciarsi) iniziano a masticare una gomma per essere più presentabili. “We could all-use for a fresh start” chiude lo spot e mette i titoli di coda a questa campagna geniale.
Dopo aver combattuto il virus ed essersi rinchiusi in casa, il vero problema alle prime uscite potrebbe essere l’alito pesante, ma con Extra Gum è tutto risolto.
La genialità di questo commercial non sta solo nella sua creatività, ma anche nel tempismo: come riportato anche da molti altri produttori di gomme da masticare durante la pandemia, alcuni articoli di uso quotidiano (gomme tra questi) hanno registrato un calo di vendite importante per via dell’utilizzo principalmente legato ai momenti di collettività e socialità. Era necessario quindi riposizionarsi subito sul mercato in vista dell’imminente ritorno alla vita sociale, ed Extra Gum l’ha fatto magistralmente.
Medaglia d’oro 2021.
Agenzia: Energy BBDO
Si chiude anche per noi un 2021 superlativo! Ci rileggiamo nel nuovo anno, ma se durante questi 365 giorni Gazzetta ti ha appassionato con le sue storie, abbiamo scritto una piccola lettera per te. La trovi qui sotto.
Buon anno!